L’articolo di oggi illustrerà dei consigli per property manager alle prime armi.

La figura professionale del property manager è esplosa negli ultimi anni con il boom degli affitti brevi grazie all’ausilio di piattaforme come Airbnb, Booking.com.

Un business redditizio che però, aimè, richiede tempo e lavoro. Da lì la necessità per i proprietari di affidare il proprio immobile ad una persona qualificata che si occupasse del “lavoro sporco”.

Mettere a reddito l’immobile di terzi è così diventato uno dei trend professionali del momento con schiere di multinazionali, piccole agenzie e liberi professionisti pronti a spartirsi questa fetta di mercato.

Negli ultimi mesi mi è capitato spesso di vedere sui social post sponsorizzati da presunti “guru” degli affitti brevi.

Personaggi che millantano di arricchirsi attraverso la gestione di ville e appartamenti di terze persone.

In genere, sono molto giovani, postano video in cui arrivano alla guida di auto sportive, vestendo capi firmati. Sostengono di aver conseguito il successo grazie alla gestione di immobili di cui non sono proprietari e ti propongono qualche tipo di corso sull’extra alberghiero che rivoluzionerà la tua vita e ti insegnerà come guadagnare pecunia grazie al turismo.

Ora, non avendo mai frequentato questo tipo di corsi e non conoscendo di persona i soggetti in questione non posso esprimere nessun tipo di giudizio.

Detto questo ho pensato di scrivere anch’io qualche consiglio rivolto a chi vuole intraprendere questo tipo di attività 🙂

Ecco cosa suggerirei ad un property manager alle prime armi:

Inizia con pochi appartamenti e crea un’organizzazione

Spesso il property manager è un “host evoluto”. Una persona che ha iniziato quest’attività gestendo con profitto il proprio appartamento e successivamente ha preso in gestione case di terzi (in genere amici e conoscenti).

Un host ha sicuramente maturato l’esperienza per gestire una struttura ricettiva occupandosi di tutti gli aspetti, a cominciare pulizie, passando per gestione della lavanderia, le pratiche burocratiche, il marketing, la gestione delle tariffe, i check-in, i check-out per terminare con il rapporto con gli ospiti.

Il passo successivo per diventare property manager è quello di creare un’organizzazione e automatizzare il lavoro.

Gestire più case richiederà una suddivisione dei compiti e l’aiuto di diversi collaboratori. In questo modo non avrai più l’onere di alcune attività e potrai concentrarti solo su mansioni manageriali.

Iniziare con poche case ti permetterà di pianificare il lavoro, senza il rischio di andare in affanno.

Il mio consiglio è quello di partire con pochi immobili (due o tre al massimo), affinare l’organizzazione ed ingrandirti gradualmente solo quando il lavoro sarà automatizzato.

Gestione dei check-in e dei check-out

Inizialmente potrai occuparti personalmente dei check-in e dei check-out, ma con il crescere dell’attività ti consiglio caldamente di delegare il compito ad un collaboratore. Si tratta di incarichi delicati che vanno svolti con cura e attenzione.

Utilizzare il self check-in? assolutamente si, ma anche quello è un compito impegnativo e quando avrai una decina di ingressi giornalieri non sarai più in grado di occupartene. Dammi retta, delega!

“Si, ma io non fido degli altri, voglio occuparmi in prima persona dei check-in!”

Se non hai fiducia nei tuoi collaboratori non sarai in grado di fare questa professione….

Se proprio vuoi occuparti del check-in, fanne solo qualcuno al mese…

 

Pulizie e biancheria

Ricordo gli inizi della mia attività: tra le altre cose mi occupavo del ritiro della biancheria pulita e della riconsegna dello sporco…”camallavo” sacchi enormi  da consegnare alla lavanderia: un’attività che avrei potuto evitare con una migliore organizzazione… 

Il problema della gestione dello sporco e del pulito non è da sottovalutare.

Per non impazzire trova una ditta di pulizie che si occupi di entrambe le cose. Costerà di più, ma saranno soldi spesi bene!

 

Valorizza gli immobili

Ricorda sempre che il tuo obiettivo è quello di valorizzare gli immobili: Tradotto: devono portare guadagno a te e al proprietario. A questo proposito, ecco un paio di consigli.

“Il meno è più”. Non prendere in gestione troppe case se poi non sarai in grado di metterle a reddito in modo efficace. Concentrati su pochi appartamenti e trai da questi il massimo profitto!

Non affidarti esclusivamente alle OTA. Se pensi di basare il tuo lavoro solo sulle OTA faticherai parecchio. Sono un ottimo strumento (soprattutto in alta stagione) ma in bassa stagione funzionano poco. Lavora sulle prenotazioni dirette! In questo articolo ecco qualche consiglio su come fare!

 

Fare il property  manager è davvero un bel lavoro, ma non bisogna farlo in modo improvvisato. I consigli che ti ho dato in questo post sono il frutto di anni di esperienze successi ed errori. Quando ho iniziato non avevo nessuno ad insegnarmi questo mestiere. Ora posso dire di saperne qualcosa di più, e aiutare chi come me intende intraprendere questa strada 😉

Spero che l’articolo di oggi ti sia piaciuto e come sempre rinnovo l’invito ad iscriverti alla newsletter (trovi il form qui sotto), a seguirmi sui canali social Facebook e Instagram e a scaricare l’estratto gratuito della mia guida: Guida galattica per host.

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Alla prossima!