Oggi voglio aprire una parentesi su una pratica legata alla gestione di case vacanza e co molto comune. Vedremo assieme il “self check-in”, illustrando vantaggi e controindicazioni.

In questo caso lhost lascia le chiavi dell’appartamento in un luogo prestabilito che indicherà agli ospiti al momento della prenotazione.

Si tratta di una prassi che presenta vantaggi e controindicazioni, vediamo quali!

Il vantaggio del Self Check-in

Il maggior beneficio del Self Check-in deriva dalla fine degli “sbattimenti” legati alla consegna delle chiavi.

Nessun appuntamento con ospiti ritardatari e niente accoglienza tradizionale. È possibile fare tutto da remoto con un conseguente risparmio di tempo ed energie.

Basterà sistemare la casa ed indicare ai guest dove recuperare le chiavi e il gioco è fatto. Comodo vero?

NB: È importante indicare con cura tutte le informazioni pertinenti all’utilizzo della casa: password del wi fi, come accendere il riscaldamento, come funzionano forno e lavatrice, ecc, ecc..

Dove lasciare le chiavi?

Esistono diverse tipologie di self Check-in, dalla più semplice alla più sofisticata (e dispendiosa…).

Cassetta di sicurezza. Per fare le cose perbene. Sul web è possibile acquistare a un prezzo accessibile delle cassette di sicurezza con un codice identificativoIl guest dovrà solo digitare la password ricevuta dall’host per aprire la cassetta e prendere le chiavi.

Serratura elettronica. Se volete fare le cose in grande, è possibile installare una serratura elettronica e aprire la porta dallo smartphone comodamente seduti sul divano, oppure fornendo dei codici agli ospiti, ma per questo è necessario mettere mano al portafoglio.

Soluzione “ad minchiam”. Se volete adottare una soluzione di ripiego potete lasciare le chiavi al vicino o al bar sotto casa. PS: se state sulle palle ai vicini o al barista provate a sentire un amico….

Risparmio di tempo o inospitalità? Ecco qualche controindicazione 

A prima vista il self check-in potrebbe rappresentare la soluzione a tutti i problemi dell’host. Nulla di ciò è più lontano dalla realtà.

Il neofita che approccia quest’attività per la prima volta potrebbe pensare:

Ok, metto le chiavi in una cassettina di sicurezza e tac!…me ne vado in vacanza…tac!

Giusto? No, sbagliato!

In questo lavoro l’imprevisto è dietro l’angolo e bisogna essere sempre reperibili, h24.

Da quando ho cominciato questa attività “millant’anni fa” ne ho viste di tutti i colori: da chi è rimasto chiuso fuori di casa, a chi ha rotto la chiave nella serratura (è successo più di una volta!) a chi ha chiamato perché non era in grado di accendere il piano cottura, chi per la lavatrice, chi per il wc intasato, e potrei andare avanti all’infinito con i più disparati esempi…

Insomma, se con il self check in pensi di risolvere tutti i problemi ti sbagli di grosso!

Un buon padrone di casa deve spiegare con accuratezza il funzionamento della propria abitazione e questo può avvenire solo in presenza, senza contare gli intoppi che possono verificarsi durante il soggiorno.

Controindicazioni a parte, il danno maggiore avviene dalla totale mancanza di accoglienza, quella coccola in più che solo un buon host può dare. Potrebbe essere un dono di benvenuto dato di persona, un buon consiglio su cosa visitare in città o dove andare a mangiare o semplicemente un sorriso. Fattori che avranno effetti positivi sulle recensioni.

Si, ma Ema io tutte queste cose le posso fare anche tramite Whats up…Il dono di benvenuto lo lascio in casa, i buoni consigli li mando via messaggio e per il sorriso ci sono le faccine 🙂 🙂 🙂

Vero, ma ricorda che Il contatto umano non potrà mai essere paragonabile a quello virtuale.

Bisogna sottolineare che ogni tanto il self check-può toglierci le castagne dal fuoco.

Lasciare le chiavi nel bar sotto casa o al vicino quando non è possibile essere presenti è una soluzione di ripiego fondamentale, ma, a mio avviso, devono essere l’eccezione e non la regola.

Conoscere gente proveniente da tutto il mondo, parlare inglese, francese, provare a studiare il cinese per approcciare ospiti orientali, sono sfumature che mi hanno fatto appassionare a questo lavoro, e tutto ciò è avvenuto tramite i check-in fatti di persona.

In passato ho utilizzato qualche volta il self check-in, ma solo in caso di emergenza.

Per concludere, se pensi di gestire una casa vacanze affidandoti esclusivamente al self check-in, trascorrendo le tue giornate al mare o in montagna ti sbagli di grosso! Questo è un lavoro che richiede attenzione all’ospite, cura al dettaglio e reperibilità continua. Provare per credere!

 

Spero che l’articolo di oggi ti sia piaciuto e soprattutto ti sia utile!

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Alla prossima!