Oggi vediamo quando chiedere la cauzione in un soggiorno breve.
Devi sapere che non è semplice chiedere la cauzione, soprattutto per le prenotazioni tramite OTA.
La richiesta di un deposito cauzionale potrebbe disincentivare il guest dal prenotare, penalizzando il tuo annuncio e in un mercato altamente competitivo come il nostro potrebbe non essere una buona idea.
E allora come fare??
Prima di parlare di cauzione è necessario capire che tipo di struttura hai.
Affitti la “megavilla” in Sardegna, o il super attico a “millemila” euro di canone al giorno?
Bé, in questo caso la tua struttura avrà un alto valore, arredamento di qualità e costi di pulizia e lavanderia molto alti. Inoltre, ti rivolgerai ha un pubblico di nicchia che non si farà problemi a depositare una cifra a titolo di cauzione
Il discorso è differente per i proprietari e gestori di appartamenti ammobiliati ad uso turistico di case vacanza e simili che si pongono in una fascia di mercato dove l’offerta è spesso più alta della domanda e ogni piccolo dettaglio può fare la differenza tra affittare e avere una casa vuota.
Non fraintendermi, non sto dicendo che sia giusto evitare di chiedere una cauzione per essere più competitivi. Significa solo che ci saranno delle tipologie di prenotazione in cui è conveniente chiedere il deposito cauzionale e altre no.
Quando non conviene chiedere la cauzione
Fatte queste premesse, vediamo quando non conviene chiedere cauzione.
Prenotazioni su Airbnb
Airbnb dispone di un’assicurazione contro i danni (AirCover), inoltre, gli ospiti sono possono essere giudicati dall’host e questo spesso disincentiva comportamenti “criminosi” e incivili in casa.
Soggiorni sino a 6 notti
Statisticamente le prenotazioni più gettonate sono quelle da una notte (secondo booking.com quasi il 50%!), seguono quelle da due notti, e poi si va a salire. Chiedere deposito cauzionale per queste prenotazioni potrebbe rivelarsi una lama a doppio taglio. Come già sottolineato, gli ospiti potrebbero optare per soluzioni che non prevedono deposito, in seconda battuta, se hai tante prenotazioni (cosa che ti auguro) e più di un appartamento da gestire, rischi di passare le giornate a restituire le cauzione, una mole di lavoro di cui francamente farei a meno.
Quando chiedere la cauzione
Il mio consiglio è di chiedere la cauzione per soggiorni lunghi e prenotazioni superiori alle 7 notti.
Prenotazioni “dirette” superiori alle 7 notti
Puoi chiedere deposito cauzionale per le prenotazioni “dirette” (al di fuori della OTA). Non serve chiedere un’esagerazione. Una cifra equivalente a un terzo del canone può andare bene.
Prenotazioni sulle OTA superiori alle 7 notti
Come ho spiegato prima, è controproducente chiedere deposito cauzionale sulle OTA. Tuttavia, puoi comunicare nell’annuncio che per le prenotazioni superiori alla settimana sarà richiesto deposito cauzionale. In seguito ti accorderai con gli ospiti dopo che avranno prenotato. Un piccolo escamotage per non essere penalizzati dalla richiesta di cauzione.
Soggiorni medio lunghi
In questo caso si parla di soggiorni superiori alle 30 notti. Il mio consiglio è quello di applicare il deposito cauzionale tipico degli affitti tradizionali, chiedendo almeno una mensilità.
Bene, siamo arrivati al termine dell’articolo! Ricorda sempre che una struttura ricettiva accoglie ogni anno centinaia di ospiti (nel caso di AAUT), per non parlare di affittacamere e B&B che hanno capienze maggiori. La struttura sarà soggetta ad usura, quindi non preoccuparti troppo dei danni, piuttosto evita arredamento superfluo e compra roba resistente!
Chi più spende, meno spende…te lo dice uno di Genova…
Spero che l’articolo di oggi ti sia piaciuto e soprattutto ti sia utile!
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Alla prossima!
