Con l’articolo di oggi facciamo luce sulle novità introdotte a partire dallo scorso maggio con l’applicazione dell’iva sulle commissioni di booking.com.

Bisogna ammettere che ultimamente stiamo vedendo parecchie news sul tema affitti brevi: la nuova normativa ancora in fase di discussione, l’aumento dell’imposta di soggiorno e ora l’applicazione dell’iva sulle commissioni da parte del gigante con sede ad Amsterdam.

Questi stravolgimenti indicano che il nostro lavoro, dopo un periodo più o meno lungo di deregolamentazione, sta vendendo normato. Stato, comune e regioni vogliono prendere quanto più possibile da host, property manager e in questo caso dalle OTA.

E chiamali scemi…

Dopo queste premesse cercherò di spiegare nel dettaglio quello che sta succedendo.

Dallo scorso 1 maggio 2023, in conformità con il regolamento 282/2011 dell’U.E., Booking.com applica in fattura l’iva al 22% sulle commissioni che trattiene dai nostri compensi.

In soldoni, la cifra trattenuta sui nostri guadagni (la famosa commissione) viene anche tassata, con il prelevamento del tributo dalla cifra che viene riconosciuta al partner.

Il modo per evitare la tassazione in fattura delle commissioni è possedere una partita Iva abilitata per la transazioni europee con altri stati.

Se la tua partita Iva non è abilitata dovrai iscriverti al registro Vies

Il registro Vies

Vies è l’acronimo di VAT information exchange system. Si tratta di un motore di ricerca in cui figurano le partite Iva abilitate per le operazioni intracomunitarie. L’iscrizione si può fare sul sito dell’agenzia delle entrate o tramite il proprio commercialista. 

In questo modo sarai esente dalle tasse sulle commissioni? Certo che no!

Dovrai pagarle comunque tramite F 24. La differenza è che se sei partita Iva con regime ordinario potrai scaricare le commissioni come costi. Se sei un forfettario invece nulla, lo prendi in quello stoppino. 

Mi raccomando chiedi sempre riscontro al tuo commercialista di fiducia!

In sintesi, l’Iva sulle commissioni è il modo dell’erario per dire “ehi ci sono anch’io!!”.

E io pago…. cit.

Come sfuggire a questa logica?

Il modo più semplice per non pagare l’Iva sulla commissioni è quello di ottenere prenotazioni dirette, ovvero prenotazioni che non passano da Booking.com o dalle altre OTA. Come? Lo spiego in questo articolo e in modo ancora più dettagliato nella mia guida, trovi un estratto gratuito qui sul sito e puoi acquistarla a questo link su amazon!

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