Eccoci qua con una nuova storia da raccontare: la conquista di Cesarea.

Dopo aver aperto il filone delle crociate, volevo chiudere in bellezza, con una delle più significative conquiste per Genova.

Al di là del prestigio della vittoria e del ruolo chiave dell’armata guidata da Guglielmo Embriaco, la vera impresa fu il ritrovamento del Sacro Catino, il piatto che, secondo la leggenda. sarebbe stato utilizzato da Gesù Cristo durante l’ultima cena.

La conquista di Cesarea

Ma andiamo per gradi…

La spedizione in Terra Santa

Dopo la conquista di Gerusalemme, il manipolo guidato da Guglielmo Embriaco fece ritorno in patria nel 1099, portando con sé le lettere di Goffredo di Buglione.

Il difensore del Santo Sepolcro chiedeva l”intervento dei genovesi per difendere i luoghi santi.

Sfortunatamente Buglione morì il 18 luglio del 1100, lasciando sguarnite le difese dei territori conquistati nelle precedenti spedizioni.

Tuttavia, l’appello del patriarca di Gerusalemme venne ascoltato e i magistrati della Superba ordinarono l’allestimento di una spedizione in Terra Santa.

Fu così che il primo Agosto del 1100 una flotta di ventisei galee con a bordo circa ottomila uomini e con altre sei navi cariche di pellegrini al seguito, partì alla volta della Palestina.

La spedizione attraccò in Siria, presso il porto di Laodicea, e contribuì alla difesa dei paesi della regione dall’attacco dei mussulmani.

Il pellegrinaggio al Santo Sepolcro e l’alleanza con Baldovino

Dopo aver trascorso l’inverno in Siria, le truppe genovesi si diressero in pellegrinaggio a Gerusalemme, per visitare il Santo Sepolcro.

Si allearono con Baldovino (nell’immagine) che nel frattempo era succeduto al fratello Goffredo Buglione, come sovrano di Gerusalemme.

La conquista di Cesarea

I genovesi aiutarono il monarca ad espandere i territori in mano ai cristiani.

Dopo la presa della città di Arsuf, misero nel mirino Cesarea.

La conquista di Cesarea

Come per presa di Gerusalemme, anche a Cesarea fu Guglielmo Embriaco a guidare l’attacco.

Il condottiero Genovese fu uno dei primi a scalare le mura.

Questa volta la fortuna però non sorrise al guerriero. La scala utilizzata per oltrepassare le mura si spezzò, lasciando “testa di maglio” al suo destino.

Nonostante fosse solo e circondato dai nemici, Embriaco riuscì ad aprire un varco e a salire su una delle torri della città, mostrandosi alle truppe ed incitando i soldati.

Le gesta del condottiero galvanizzarono l’esercito crociato che assaltò con successo le mura, prendendo la città.

Il ritrovamento del Sacro Catino e il ritorno a Genova

I soldati genovesi entrarono in un tempio intitolato ad Erode il Grande, il fondatore della città, dove era custodito un piatto verde smeraldo. Si trattava del piatto in cui Gesù aveva consumato l’agnello pasquale durante l’ultima cena: Il Sacro Catino.

Nell’immagine, l’affresco sulla facciata di Palazzo San Giorgio che raffigura Guglielmo Embriaco che tiene in mano il Sacro Catino.

La conquista di Cesarea

La spedizione rientrò a Genova nell’ottobre del 1101, portando con se un ricco bottino, tra cui la preziosa reliquia.

Curiosità
Cesarea

La città di Cesarea fu fondata da Erode il grande, tra il 25 e il 13 a.c..

Una volta passata in mano ai crociati, la città fu ricostruita e fortificata e divenne un territorio vassallo del regno di Gerusalemme.

Nel 1187 fu conquistata da Saladino, per tornare in mano ai crociati di Riccardo cuor di Leone nel 1191.

Nel 1266 cadde definitivamente sotto il dominio dei Mamelucchi che rasero al suolo le fortificazioni crociate, una prassi che toccò a tutte le città della regione sottratte ai cristiani.

Bottino

Secondo Caffaro, ad ogni soldato genovese pervenne un bottino di 48 monete del Poitù e due libbre di pepe.

Sacro Catino 

Si credeva che il Sacro Catino, fosse realizzato in smeraldo, ma analisi successive stabilirono che il piatto era di vetro.

Secondo l’Arcivescovo Guglielmo di Tiro, Il Sacro Catino venne comprato a caro prezzo dalla compagnia guidata da Guglielmo Embriaco, e rivenduto a peso d’oro.

La Sacra Reliquia è tutt’ora conservata nel Museo del Tesoro di San Lorenzo.

Tempo addietro scrissi un post sulla Leggenda del Sacro Catino. Oggi chiudiamo il cerchio con la conquista di Cesarea, un episodio che probabilmente segna l’inizio dell’ascesa di Genova, da semplice città di mare a potenza europea.

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