Avrete sicuramente sentito parlare del proiettile di San Lorenzo, la munizione inesplosa che colpì la Cattedrale di San Lorenzo durante la Seconda guerra mondiale.

Ogni buon genovese sa che un proiettile, sparato da una nave inglese, durante il conflitto, colpì la cattedrale, senza esplodere, facendo gridare al miracolo.

All’interno della chiesa è possibile ammirare il reperto, accanto a cui vi è una targa che recita:

“Questa bomba lanciata dalla flotta inglese

pur sfondando le pareti di questa insigne cattedrale,

qui cadeva inesplosa il IX Febbraio MCMXLI

A riconoscenza perenne

Genova

Città di Maria

Volle incisa in pietra

La memoria di tanta grazia”

Quello di cui la maggior parte di voi non è a conoscenza, sono i dettagli e le curiosità che ruotano dietro ad una delle pagine più tragiche della storia di Genova.

Vediamo di proporne qualcuna, senza scrivere un papiro.

L’attacco inglese

Sono le 7.35 del 9 Febbraio 1941.

Le sirene della città lanciano l’allarme.

Sono in pochi a spaventarsi.

In quei primi mesi di guerra non era certo una novità e raramente vi era stato un pericolo reale per la città.

Purtroppo, si trattava dell’inizio dell’ Operazione Grog.

Alle 8.14, l’ammiraglio Sommerville dà l’ordine di aprire il fuoco e le navi inglesi della Flotta H, giunte a 19 chilometri dal porto di Genova, iniziano il cannoneggiamento.

La prima a colpire è la Renown, che riversa 125 proiettili calibro 381 e 450 calibro 114, sul molo principe Umberto, spostando poi il tiro sui cantieri dell’Ansaldo e sulla zona del Polcevera.

L’attacco dura trentuno minuti e causa la morte di 144 persone. I feriti sono 272 (fonte: Regia Marina Italiana).

Il bombardamento non risparmia neanche l’Ospedale Galliera, che subisce il danneggiamento di un’ala.

Alla fine, sono 234 gli edifici distrutti o danneggiati.

La “perfida Albione” aveva colpito.

Uno dei 125 proiettili calibro 381, colpisce la Cattedrale di San Lorenzo, ma dopo aver sfondato i due muri maestri, interrompe la sua corsa sul pavimento della chiesa senza esplodere: un miracolo.

Il proiettile di San Lorenzo

Forse San Giovanni Battista, patrono della città, le cui ceneri, sono custodite nella cattedrale, ha vegliato su uno dei luoghi più importanti di Genova. Chissà…

Curiosità

Il proiettile esposto nella cattedrale è una riproduzione dell’originale, un falso storico realizzato dall’Ansaldo. Il vero proiettile fu fatto brillare in mare.

Il bombardamento inglese danneggiò diversi palazzi. Oltre alla Cattedrale e ad un’ala del Galliera, furono colpiti anche la Chiesa della Maddalena, alcuni palazzi di via XX settembre, l’Archivio di stato e Piazza Colombo (nella foto, un edifico della piazza colpito durante il bombardamento). Quest’ultima cambiò il suo nome in Piazza 9 Febbraio, per poi ritornare alla denominazione originale alla fine del conflitto.

 

Il proiettile di San Lorenzo

L‘Operazione Grog era stata ideata, in vista dell’imminente incontro tra il Generale Franco e Benito Mussolini. L’intento era quello di scoraggiare Franco e quindi la Spagna ad un’unirsi alle potenze dell’Asse. Per l’Inghilterra, questo avrebbe significato la perdita di Gibilterra, punto strategico per controllare il mediterraneo. La capacità inglese di colpire il nemico in “casa sua”, mostrò la forza della marina britannica e mise a nudo le pecche organizzative della Regia Marina, incapace di coordinarsi per difendere le proprie acque territoriali e impedire il bombardamento della città. Dopo quell’evento, Franco decise di non appoggiare Mussolini, lasciando Gibilterra in mano agli inglesi.

 

Nella speranza di averti incuriosito con questo articolo colgo l’occasione per augurarti un buon inizio anno!  🙂

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