Errori a fine stagione: ecco una sequela di “trappole” in cui ogni host almeno una volta è caduto.
La fine dell’alta stagione rappresenta per ogni host il momento dei bilanci.
Salvo rare eccezioni, si lavora tanto. Moltissimo.
È un periodo caotico: prenotazioni in arrivo, accoglienza, messaggi, pulizie, cambio biancheria, check-in anticipati, late check-out, ospiti che perdono le chiavi… e altri che perdono se stessi.
Richieste di qui, richieste di là.
Insomma, tanto caos e tanta fatica.
E così si arriva alla fine esausti, spesso dimenticando le cose più importanti: fare un bilancio della stagione appena trascorsa e pianificare quella successiva.
C’è chi impara dagli errori, cresce e migliora col tempo… e chi resta intrappolato in un loop, senza sapere davvero dove sta andando.
Una volta ero anch’io così: lavoravo tanto, ma non avevo idea di cosa mi entrasse in tasca e cosa uscisse.
“Pianificazione”? Era un termine privo di significato.
Fortunatamente le cose sono cambiate — in parte grazie a mia moglie, che da buona pianificatrice mi ha aperto un mondo.
Ma torniamo al nostro articolo…
Errori a fine stagione
Ogni anno, alla fine della stagione estiva, arriva il momento dei bilanci.
C’è chi tira un sospiro di sollievo e chi invece si mette le mani nei capelli.
Negli anni in cui ho gestito appartamenti e ospiti di ogni tipo, mi sono accorto che ci sono tre errori ricorrenti che molti host (me compreso, in passato) commettono a fine stagione.
E che, purtroppo, si pagano la stagione successiva.
Oggi voglio raccontarteli, insieme a qualche spunto pratico per evitarli nel 2026.
❌ Errore n.1 – Chiudere la stagione senza analizzare i dati
Molti host si limitano a dire: “È andata bene” o “È andata male”. Ti ritrovi in questa frase??
Ma senza dati veri, sono solo sensazioni.
👉 Analizzare i numeri ti permette di capire cosa ha funzionato davvero e cosa invece va corretto:
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Qual è stato il tasso medio di occupazione?
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Quale canale ha portato più prenotazioni?
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Quanto hai guadagnato per notte rispetto alla concorrenza?
Se non sai di cosa sto parlando, prendi carta e penna e inzia ad analizzare il tuo rendimento. All’inizio sarà un procedimento noioso, ma dopo un pò diventerà il tuo pane quotidiano.
💡 Consiglio pratico: apri un foglio Excel e confronta le performance 2024–2025: ti basteranno 30 minuti per individuare tendenze e migliorare le tue scelte per il 2026.
❌ Errore n.2 – Dimenticare la bassa stagione
Dopo mesi intensi, la tentazione è staccare la spina.
Ma la bassa stagione non è una pausa: è un’opportunità per lavorare sul futuro.
Lavorare nel settore degli affitti brevi non significa solo ricevere prenotazioni, vi è anche una parte legata al miglioramento su cui puoi lavorare nei tempi morti come la bassa stagione. Ecco che qualche mese di stacco può dare la possibilità di:
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Migliorare l’alloggio (foto, arredi, descrizioni)
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Creare offerte per viaggiatori fuori stagione
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Automatizzare comunicazioni e gestione recensioni
💡 Consiglio pratico: pianifica un piccolo calendario delle attività tra novembre e febbraio.
Un’ora al mese dedicata alla manutenzione, alle strategie o alla formazione fa la differenza in primavera.
❌ Errore n.3 – Ignorare i cambiamenti normativi
Dal 2026 arriverà una novità importante: la cedolare secca salirà al 26%.
Un aumento che può erodere i margini di chi non ha una strategia solida.
Non è il momento di spaventarsi, ma di organizzarsi:
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Rivaluta i costi reali e la redditività dei tuoi immobili
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Ottimizza la gestione per ridurre le spese inutili
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Considera di puntare su meno appartamenti, ma curati meglio
💡 Consiglio pratico: confrontati con un consulente che conosca il settore.
Un’ora di confronto ora può evitarti problemi (e tasse) più avanti.
🧭 Il filo rosso: meno quantità, più qualità
Tutti e tre gli errori hanno un denominatore comune: la fretta.
La voglia di archiviare la stagione e pensare già alla prossima.
Ma la vera crescita nasce dal fermarsi un attimo e analizzare con lucidità.
Meno quantità, più qualità.
Gestire bene pochi appartamenti è più redditizio che gestirne troppi senza metodo.
E questo vale per tutti: host, property manager, o consulenti come me.
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“L’estate è finita, ma il successo del tuo affitto breve inizia adesso.”
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Alla prossima!


