Poniamo il caso che abbiate una casa sfitta per un tot di mesi l’anno e che pensiate di affittarla per brevi periodi, una delle prime domande che sicuramente vi porrete sarà quali tasse bisognerà pagare. Una di queste, oltre l’importo dell’imposta sulla locazione, è l’imposta (o tassa) di soggiorno.
È una tassa che non è a carico dei proprietari, ma va fatta pagare direttamente ai tuoi ospiti e varia a seconda del Comune in cui si trova la struttura.
Se sei proprietario o gestore di una casa vacanze, un B&B o un affittacamere, è importante che tu conosca la regolamentazione municipale della tua località, e per questo ti consigliamo caldamente di recarti presso il tuo Comune e informarti, o vedere se vi sono informazioni sul sito del Comune.
Ma cos’è l’imposta o tassa di soggiorno?
È un’imposta comunale, che fa riferimento al Decreto legislativo n. 23/11, articolo 4 nell’ambito della riforma sul federalismo fiscale, che viene applicata a coloro che soggiornano nelle strutture ricettive per una o più notti. Si tratti di una casa vacanze, un B&B, un hotel o un semplice affittacamere si è tutti soggetti a questa tassa. La struttura è obbligata a riscuotere tale imposta dai viaggiatori e versarla allo Stato.
“Ma io affitto la mia casa attraverso Booking.com o Airbnb.”
Sei lo stesso tenuto a far pagare la tassa di soggiorno.
Non imposta che la struttura sia professionale, riguarda l’ospite che soggiorna presso di voi.
Va da sé che il mancato pagamento comporta sanzioni amministrative e in alcuni casi anche penali, sia per i proprietari che per gli ospiti.
L’importo della tassa di soggiorno per le case vacanza varia in base ai singoli Comuni, ai quali è lasciato l’arbitrio di esercitarne la riscossione attraverso il pagamento di una quota fissa o trattenendo una percentuale sul prezzo della prenotazione, sempre entro il limite dei 5 euro per le case vacanze.
Chi è esente dal pagamento della tassa di soggiorno?
In Liguria nelle specifico, sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno i bambini fino a 15 anni, gli over 65, le persone affette da disabilità o patologie, degenti day hospital e accompagnatori, studenti universitari inferiori a 26 anni iscritti in corso, i residenti nel medesimo Comune e il personale delle forze dell’ordine.
Va infine ricordato come alcuni comuni abbiano deciso di applicare la tassa di soggiorno per appartamenti e strutture ricettive soltanto nei periodi di alta stagione; pertanto, sia viaggiatori che proprietari dovrebbero essere sempre informati correttamente sulla normativa.
Continua a seguirci per questa e altre curiosità sul mondo degli host 😉 e se vuoi fare dell’affittacamere la tua professione, ti segnalo che è uscita da pochissimo la mia guida “Guida Galattica per Host” dove troverai un sacco di consigli molto utili.