Oggi parliamo di extra alberghiero e di un gesto che può fare la differenza per i nostri guest: “la piccola attenzione in più“.

Per noi liguri l’espressione “coccola” o “attenzione in più” è sicuramente sconosciuta, quindi, consiglio ai miei conterranei di cercare il significato sul dizionario 😉

Scherzi a parte, prima di cominciare a trattare il nuovo topic, ho per te due notizie, una cattiva e una buona:

Iniziamo dalla cattiva: il nostro è un mestiere ad alta concorrenza. Migliaia di persone, hanno avuto un’idea simile alla tua, e per un motivo o per l’altro gestiscono una casa vacanze.

La buona notizia è che se lavorerai bene avrai maggiori possibilità di emergere dal “mucchione” dei tuoi colleghi/competitors.

Il post di oggi ha come scopo quello di aiutarti ad alzare l’asticella del tuo livello di accoglienza 🙂

 

Attenzione però! Quello che sto per scrivere non dev’essere visto come un “mezzuccio” per scalare la classifica di gradimento o ottenere migliori recensioni.

Queste saranno sicuramente delle conseguenze del nostro lavoro.

Il vero obiettivo è far vivere un soggiorno indimenticabile al guest, giusto? 😉

Se sei d’accordo possiamo iniziare.

“La piccola attenzione in più”

Come possiamo offrire una piccola attenzione in più?

Facciamo una premessa: ci sono infiniti modi per essere gentili e premurosi con i nostri ospiti e ti suggerisco di usare la fantasia e pensare fuori dagli schemi per trovare un metodo per entrare nel cuore dei tuoi guest.

Io potrò darti qualche valido consiglio in questo articolo, ma sono convinto che se penserai con a tua testa farai sicuramente meglio!

Detto questo, passiamo al nocciolo della questione.

 

Essere informati sui motivi del viaggio del guest

Il primo suggerimento che voglio darti, è quello di cercare di capire le motivazioni del viaggio del guest.

Non ti sto dicendo di farti i fatti degli altri, ma di comprendere, con discrezione, perché il tuo ospite ha deciso di soggiornare dalle tue parti.

A volte saranno i guest stessi a rivelare le motivazioni del viaggio, altre volte, lo potrai capire semplicemente facendo due chiacchere.

es. Durante il primo scambio di messaggi potresti provare ad intuire lo scopo del viaggio chiedendo semplicemente: “vieni a visitare la città?”.

La risposta dell’ospite dovrebbe fornirti le delucidazioni di cui hai bisogno.  

Capire le motivazioni del viaggio ti permetterà di fornire informazioni utili al tuo ospite, migliorando il suo soggiorno.

Un gesto a “costo zero” che farà la differenza.

Facciamo un altro esempio:

Ho ricevuto una prenotazione nel week end. Scopro che i miei ospiti sono arrivati in città per partecipare alla sagra dello “sciachelo abelinato”, uno degli eventi locali che richiamano turisti da ogni parte del mondo.

Forte di queste informazioni, potrei fornire ai miei ospiti un depliant della manifestazione o un buono per una consumazione gratuita, o ancora, un buono sconto sui biglietti, ecc. ecc. 

Come pensi che reagisca il guest a questa forma di attenzioni? io penso che te ne sarà grato.

Gli esempi in questo caso, sono infinti, una volta scoperte le motivazioni del viaggio, potrai coccolare i tuoi ospiti come meglio credi.

 

Il “piccolo” regalo di benvenuto

 

La piccola attenzione in più

Un altro gesto molto apprezzato dagli ospiti è trovare un dono di benvenuto al momento del check-in.

Potrebbe essere un scatola di cioccolatini, una bottiglia di vino, un prodotto tipico, un pò di fugassa (restando in tema ligure), ecc., ecc..

Insomma, anche in questo caso, ti puoi sbizzarrire.

Nel caso tu voglia lasciare un piccolo “cadeux”, posso darti qualche consiglio per fare bella figura:

Non spendere troppo poco

Facciamo l’esempio del vino:

nei miei primi anni di attività, lasciavo agli ospiti una bottiglia di prosecco, presa al supermercato, da 1 euro e venti centesimi.

Ecco, non ho mai voluto assaggiare quella roba, ma non penso che sia stata buona…

La morale della favola è: piuttosto di lasciare un prodotto di scarsa qualità (che ti farà fare una brutta figura), non lasciare niente!

Non spendere troppo

Anche l’altro lato della medaglia non va bene.

Usiamo lo stesso esempio del vino:

Spendendo un pò di più potrai mettere sul piatto un vino sicuramente più buono, ma se il costo del regalo inciderà troppo sul tuo bilancio, forse è il caso di pensare a qualcos’altro.

Cerca di spendere con intelligenza. Non dimenticare che stai gestendo un’attività economica e i costi non devono incidere troppo sul bilancio.

Cerca un prodotto di qualità a un prezzo contenuto.

L’ideale sarebbe è quello di cucinare dolci o pietanze “homemade“, in modo da spendere poco o niente e trasmettere un senso di accoglienza che nessun prodotto commerciale potrebbe dare.

Che ne so’, una torta di riso o di verdure (no, la torta di riso non è finita in questo caso…).

I miei genitori per natale, cucinano una moltitudine di “pandolcini genovesi” per amici e parenti, con una spesa praticamente nulla. 

Nb: Se non sai cucinare, prova ad “imbarcare” tua mamma, tua nonna o la tua compagna. Se anche loro ti mandano a quel paese, accantona l’idea.

Personalizza il tuo regalo di benvenuto

Qui alziamo ancora un po’ l’asticella.

I liguri possono saltare questo trafiletto  e procedere oltre 🙂

Per fare colpo sul guest, sarebbe carino associare un bigliettino di benvenuto con i nomi dei tuoi ospiti.

Lo so, nei momenti di alta affluenza è uno “sbattone”, però immagina di entrare in una casa vacanze e trovare un bigliettino di benvenuto con il tuo nome e quello dei tuoi famigliari, assieme ad una bottiglietta di olio locale.

La piccola attenzione in più

Che impressione avresti dell’host? sicuramente quella di un buon padrone di casa che ha dedicato del tempo per i suoi ospiti.

 

Forse proprio questo il segreto dell’accoglienza: dedicare del tempo ai propri ospiti e riuscire a trasmettergli l’impegno che abbiamo messo nel preparare il soggiorno.

Dedicare del tempo agli ospiti sarà sicuramente più facile (fa parte del lavoro di host).

Trasmettere ai nostri ospiti la premura con cui li abbiamo accolti è più difficile. 

A volte i guest pretendono un servizio migliore di quello per cui hanno pagato. Un’ accoglienza calorosa da parte dell’host, con quell’attenzione in più, saprà sicuramente colmare questo gap.

Mi auguro che questi consigli ti aiutino nel compito 🙂

 

Spero che l’articolo ti possa essere utile e ti aiuti a crescere nel lavoro di host. Nel caso, ti invito a mettere un like alla pagina Facebook Gli Appartamenti di Ema e ad Iscriverti alla NewsLetter, per rimanere aggiornato sui contenuti del blog, trovi il form qui sotto!

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