Buon lunedì!

Nonostante il caldo di agosto, ecco un’altra “chicca” della rubrica “racconti e leggende“.

Oggi voglio tornare a parlare dei tesori custoditi nel Museo sotterraneo di San Lorenzo.

Dopo aver parlato del Sacro Catino, è il turno della Croce degli Zaccaria.

Si tratta di un’antica reliquia che, secondo la leggenda, contiene due pezzi della croce su cui fu crocifisso Gesù.

Dopo essere stato tramandato di generazione in generazione, il cimelio viene donato da Centurione Zaccaria alla cattedrale di Genova nel 1383.

Da allora, la Croce viene portata in processione durante il Corpus domini, e fu utilizzata durante le cerimonie per l’insediamento del doge.

Ma vediamo di ripercorrere le vicende, a metà tra storia e leggenda, di questa affascinante reliquia…

Siamo nel IX secolo.

Bardas, fratello dell’imperatrice bizantina Teodora II, commissiona l’opera, che viene donata alla Basilica di Efeso, la più importante chiesa d’oriente.

Nella seconda metà del 1200 la croce viene restaurata, su ordine del Vescovo Isacco, assumendo le fattezze odierne.

Nel 1304, i turchi, tanto per cambiare…saccheggiano la basilica portando via la preziosa reliquia.

È in questo momento che il destino degli Zaccaria si incrocia con la sacra Croce… 

La nobile casata Genovese dominava Focea dal 1275.

Manuele Zaccaria, ottiene la restituzione della reliquia, in cambio, pare, di alcune partite di grano (personalmente non ci credo molto…).

Passano pochi anni e il manufatto cambia ancora proprietario…

Nel 1308, a causa di faide interne alla casata degli Zaccaria, alcuni pirati catalani, depredano Focea, portando via la croce dalla chiesa in cui era custodita.

Gli Zaccaria riescono a tornare in possesso della reliquia, tramandandosi la croce sino al 1383, anno in cui Centurione Zaccaria la dona alla Cattedrale di San Lorenzo.

Da allora il cimelio non ha più cambiato custode, come se avesse finalmente trovato la sua casa…

Curiosità…

La parte anteriore della croce si compone di una strato d’argento dorato con pietre preziose incastonate (si, una mise molto sobria…).

Al centro sono custodite le due schegge della Vera Croce e sul retro è inscritta la dicitura in greco:

Questa sacra custodia Bardas fabbricò e Isacco Arcivescovo rinnovò perché logora

(Fonte A Mae Zena – la croce degli Zaccaria)

Non è stato facile ricostruire la vicenda, in rete ho trovato  notizie frammentate e qualche nome inesatto, ma spero di aver fatto un buon lavoro ;).

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Ci ri leggiamo lunedì!

Stay tuned!

Fonti

A Mae Zena – La Croce degli Zaccaria

http://Michele III Imperatore d’oriente

Dear Miss Fletcher – La croce degli Zaccaria