Buon Lunedì!

Come sappiamo tutti, a partire dalla sera del 9 marzo è partito il lock down: la famigerata “quarantena”.

In nome della sicurezza e della salute, il governo, con un’escalation di decreti, ha paralizzato la vita come la conoscevamo, stravolgendo le nostre abitudini, con enormi ripercussioni sul tessuto economico e sociale, su cui non mi posso dilungare troppo.

Tutto si è fermato. Libertà personali, trasporti, economia, relazioni.

Uno dei rami più colpiti, ahimè, è stato proprio il turismo, settore dove lavoro, assieme ad altri milioni di persone. (Secondo il Sole 24 ore, 4,2 milioni di occupati nel 2019 per l’esattezza).

Per capire la portata del disastro, possiamo dire che lo scorso anno, il turismo in Italia ha generato un fatturato di 40 miliardi di euro, pari al 13% del Pil!

Dopo questa tragica intro…passiamo al nocciolo della questione.

In questo articolo, ho deciso di analizzare il momento che sta vivendo il turismo in Italia e come potrà essere nel prossimo futuro.

Per farlo, ho chiesto il parere di Massimo Barbato, presidente dall’Asso Extralberghieri, con sede a Roma.

Con Massimo, che ringrazio tantissimo per gentilezza e disponibilità, abbiamo parlato, per più di un’ora, del turismo ai tempi del Corona Virus, toccando anche altri temi, come economia, politica e sanità.

Ecco il resoconto della nostra chiacchierata 🙂

Ciao Massimo, come vedi il settore turistico nell’incombente stagione estiva?

Al momento vedo la situazione difficile. Stabilimenti balneari, musei, bar, ristoranti, qualsiasi posto dove potrebbe esserci un assembramento ne risentirà.

Gli stranieri non potranno entrare. Per quest’estate, se ci sarà turismo, sarà locale e interno. Un turismo con mille accortezze, “al guinzaglio”.

Ci saranno strutture più penalizzate di altre?

Il turismo starà attento alla tipologia di struttura ricettiva. Con limitazioni di posti a bar e ristoranti, il turista prediligerà appartamenti e case vacanza, dove potrà cucinare.

Queste strutture saranno avvantaggiate rispetto ad alberghi o bnb che dovranno rispettare le norme dell’haccp.

Come impatteranno le decisioni del governo in materia di sicurezza?

Si tratta di una questione complicata. A mio avviso, al momento, in materia di sicurezza c’è poca chiarezza e tanta confusione.

Tutti spingono per riaprire, ma ci sono le condizioni?

Il governo dovrebbe dare indicazioni precise. Per ora, l’unica regola impartita è arrivata dell’OMS, ed è quella di igienizzare gli ambienti con alcol.

Prima di aprire è necessario che degli esperti ci dicano cosa fare. Invece, le decisioni vengono prese da politici che non hanno reali competenze per valutare la situazione.

Un altro problema, riguarda il fatto che sanità e turismo sono ambiti gestiti dalle regioni e ognuna di esse opera in maniera diversa.

Senza contare che occorre studiare un protocollo di sicurezza su “misura” per ogni tipo di attività. Bar e ristoranti avranno esigenze diverse rispetto a negozi di abbigliamento. 

Quando si potrà parlare di ripresa?

Secondo me, la ripresa ci sarà quando il turista si sentirà sicuro di andare e chi ospita, si sentirà sicuro di ospitare. Probabilmente, accadrà quando ci sarà un vaccino e quando questo sarà accessibile, a livello economico e quantitativo.

Colgo la palla al balzo per la prossima domanda, Come sarà il turismo nel 2021?

Avremo un turismo con mille accortezze, quindi, carissimo. Il prossimo anno ci sarà ripresa, ma solo per chi se lo potrà permettere.

Il turismo sarà per pochi perché costerà tanto. Sarà come tornare negli anni 50.

La piccole compagnie aree scompariranno. Germanwings, filiale di Lufthansa ha già chiuso i battenti.

I colossi resteranno ma dovranno dimezzare i posti e di conseguenza alzare i prezzi. Lo stesso vale per gli altri trasporti. Ci sarà un effetto cascata.

sarà un turismo d’élite. Si dovranno rispettare nuove norme di sicurezza che cambieranno il nostro modo di viaggiare.

La famiglia numerosa non andrà più in vacanza. Non ci saranno più i grandi gruppi.

Cambierà il modo di viaggiare e le emozioni che il viaggio porta con se.

Ci sarà più turismo di coppia. Insomma cambierà tutto e costerà di più. Una volta scoperto il vaccino si potrà tornare lentamente alla normalità. 

Quando torneremo alla normalità, come potremmo valorizzare il nostro patrimonio?

Questa è un’occasione per far fruttare il nostro “petrolio”.

Abbiamo il 70% dei monumenti del globo, il 70%! e non riusciamo a valorizzarli.

Pensa che a Roma sino al 2010 non si pagava l’ingresso al Colosseo!

Siamo schiavi di OTA e compagnie aeree che dettano legge e non pagano la tasse nel nostro paese.

Se accentrassimo tutto nelle mani dello stato potremmo fare la voce grossa con questi soggetti.

Spero che presto qualche trentenne crei un portale che possa contrastare Booking, con sede in Italia e che paghi le tasse in Italia.

Quali sono le principali criticità del nostro settore?

C’è tanto nero… A Roma abbiamo 6000 Scia, ma se vai su Airbnb ci sono 25.000 strutture che presumo non siano registrate.

Il codice civile consente a chi possiede un appartamento di affittare sotto i 30 giorni senza nessun obbligo di registrazione, questo potrebbe incentivare gli affitti in nero.

Basterebbe richiedere la registrazione dei contratti sotto i 30 giorni all’agenzia delle entrate.

Ormai si fa tutto online, la procedura sarebbe veloce e garantirebbe maggiore trasparenza.

Il secondo problema è la burocrazia. Ad ogni check in devi: comunicare i dati alla questura, la tassa di soggiorno, i flussi Istat e il modello 21. Non sarebbe più semplice fare un’unica comunicazione?? 

In tema di nuove misure di sicurezza, quali potrebbero essere i dispositivi igenici necessari all’interno delle strutture?

Esiste una circolare del Ministero della Salute che indica le procedure per la sanificazione delle strutture alberghiere. Si dovrebbe fare per ogni check in e costa intorno ai 150 euro. Una misura che influirà sui costi.

Sono previsti aiuti da parte dello stato?

Chi non ha partita Iva non può fare niente. Dovrebbero esserci aiuti per chi rispetta le regole, sempre nell’ottica che questa è una grande fonte di reddito per il paese.

Esiste una richiesta per supportare gli affitti, ma è una deroga che nasce dalla volontà delle parti. Di fatto, dal punto di vista del diritto commerciale, nulla è cambiato di una virgola.  

Come vi state muovendo come associazione?

Ci siamo mossi su più fronti. Abbiamo fatto sentire la voce degli addetti ai lavori presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo con la sottoscrizione di alcune richieste vitali per il settore e l’economia nazionale.

In seconda battuta, abbiamo digitalizzato i nostri servizi, rendendoli più fruibili.

Inoltre, viste le difficoltà economiche che stanno attraversando i gestori, per il 2020, non faremo pagare la quota per l’associazione.

Ma non finisce qui. Abbiamo in programma una serie di webinar gratuiti su web marketing, fiscalità e aspetti legali.

Partiremo questo Giovedì alle 11.00, con Domenico Palladino,autore del libro “Digital marketing Extra Alberghiero”, che ci illustrerà alcune “idee per uscire dalla crisi“.

Giovedì 7 maggio, alle ore 11, ci occuperemo di Igiene e santità, con il webinar “Sanificazione ed altri strumenti nuovi per attrarre clienti dopo la quarantena“.

A questo proposito, ringrazio il direttivo di Assoextralberghieri: il vice presidente, l’avvocato Marco Cesetti, il commercialista e tesoriere, dott. Roberdo Berardi e il nostro esperto di web marketing e turismo, il Prof. Francesco Granese, senza cui tutto ciò non sarebbe stato possibile.

Chiudo l’intervista chiedendoti un suggerimento… Che consiglio ti senti di dare a chi gestisce una struttura ricettiva?

Renderla unica rispetto agli altri. Dargli una caratterizzazione, un’anima. Che possa dare un’emozione in più al turista. Un Qualcosa in più che parli del proprietario e della sua personalità. 

Ringrazio Massimo per la gentilezza e la schiettezza nelle risposte, che rivelano un quadro complicato e una ripresa subordinata all’arrivo del vaccino che renderà host e ospiti più tranquilli e, si spera, allenterà le misure restrittive.

I divieti di circolazione consentiranno un turismo locale, con tutte le accortezze necessarie.

Si privilegeranno le strutture con cucina, viste le difficoltà per mangiare fuori.

Le misure di sicurezza e sanificazione faranno lievitare i costi, cambiando anche l’essenza del viaggio stesso, almeno sino a quando non si potrà tornare alla normalità.

La situazione non è facile è vero. Probabilmente quest’estate non potremo uscire dall’Italia e fare vacanza all’estero. Alcuni non potranno neanche permettersi una vacanza.

Credo però che questa situazione consentirà di renderci conto del meraviglioso patrimonio artistico, storico e culturale che abbiamo. Riprendendo quello che ha detto Massimo, possediamo il 70% dei monumenti nel mondo. Sono qui, alla nostra portata. Abbiamo l’occasione di scoprirli.

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Ci rileggiamo lunedì!

Stay tuned