Domenica in occasione di “Staglieno Days” abbiamo visitato il Cimitero Monumentale di Staglieno.
Confesso che è stata la mia prima volta. L’esperienza mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta. Non è semplicemente un cimitero: è una vasta galleria d’arte all’aperto, dove le nobili famiglie genovesi dell’Ottocento commissionavano mausolei e monumenti funerari ai migliori scultori del tempo.
Il complesso è enorme e attraversa decine di settori e sentieri, spesso immersi nel silenzio, tra alberi e vegetazione che avvolgono le opere. Noi abbiamo scelto di esplorare il Boschetto Irregolare, una zona caratterizzata da mausolei imponenti e suggestivi, tra cui la celebre Cappella dei Raggio, realizzata da Luigi Rovelli in stile neogotico su commissione dell’industriale Armando Raggio. Un mausoleo che ricorda il Duomo di Milano, tanto da essere soprannominato il “piccolo duomo”.


Abbiamo ammirato anche una serie di mausolei attribuiti a Coppedè e la toccante statua di Ada Carrena, una bambina scomparsa prematuramente. La sua storia mi ha strappato una lacrima.
La piccola Ada Carrena
Ada Carrena visse tra il 1874 e il 1880, morì a soli cinque anni e mezzo. La sua famiglia commissionò allo scultore Giovanni Scanzi un’opera che la ritrae circondata dai fiori che tanto amava. La vicenda è legata a quella di un’altra bambina sepolta a Staglieno: Giuseppina Grillo. Ada, quando era in vita, si recava spesso al cimitero per sostare davanti alla sua tomba (realizzata dallo stesso Scanzi), quasi in un dialogo silenzioso con lei. Per questo i genitori vollero che la statua ricordasse quell’affetto innocente, trasformando il dolore in un gesto di memoria e di tenerezza.

Altri monumenti celebri
Merita una menzione speciale la tomba di Giuseppe Mazzini, che conferisce al luogo un valore storico e simbolico unico. Ma non è l’unica: tra i personaggi di spicco riposa anche il capitano d’Albertis, la cui tomba un tempo era circondata dall’acqua a simboleggiare il mare. Nulla, a Staglieno, è stato lasciato al caso.

Quelli che ho citato sono solo alcuni esempi del patrimonio storico e culturale racchiuso in questo luogo, un vero e proprio museo a cielo aperto, con un’infinità di storie da raccontare. E la cosa straordinaria è che la visita è totalmente gratuita.
Cenni storici
Il Cimitero Monumentale di Staglieno (in ligure Camposanto de Stagén) è il principale luogo di sepoltura di Genova, ed è considerato uno dei più importanti cimiteri monumentali d’Europa.
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Il progetto originario risale al 1835 e fu firmato dall’architetto Carlo Barabino, che però morì di colera prima di vederlo realizzato. L’opera passò quindi al suo collaboratore e allievo Giovanni Battista Resasco.
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I lavori iniziarono nel 1844 e il cimitero fu aperto al pubblico il 2 gennaio 1851: in quel giorno furono sepolte le prime quattro persone.
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Col tempo il complesso venne ampliato e oggi comprende anche sezioni inglese, protestante, ebraica e musulmana.
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Al centro del cimitero si erge la monumentale statua della Fede, opera di Santo Varni, alta circa 9 metri. Oltre la grande scalinata domina il Pantheon, ispirato al modello romano, con pronao dorico e le statue marmoree dei profeti Geremia e Giobbe.
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Oggi il complesso ospita oltre 115.000 sepolture e si estende su una superficie di più di un chilometro quadrato.
Oggi ho messo da parte l’attività di host per raccontare una visita che mi ha lasciato davvero soddisfatto. A volte ci spostiamo in località estere e non per visitare mete esotiche o altre città d’arte senza conoscere realmente quello che la nostra città ha da offrire. Forse bisognerebbe imparare a conoscere, apprezzare e valorizzare quello che abbiamo a casa nostra.
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Alla prossima!



Metto in agenda😉
Merita davvero!