Oggi parliamo di uno dei punti oscuri della storia della nostra città: l’annessione di Genova al Regno di Sardegna, anzi, l'”odiata” annessione al Regno di Sardegna.

Si, perché quell’episodio fu tutto tranne che un passaggio sereno per Genova.

La Superba, infatti, passò sotto l’effige del regno sabaudo nel 1814, su decisione presa dal congresso di Vienna.

Quello che non torna è che, il congresso fu istituto per ripristinare lo status quo, dopo gli stravolgimenti generati dalla Rivoluzione Francese e dalle guerre Napoleoniche.

Il principio di legittimità, che prevedeva di ripristinare i governi deposti da Napoleone, non venne applicato nei confronti di Genova.

Questa “eccezione” rese, per molti, ingiusto e amaro il sodalizio con i Savoia.

Ora cerchiamo di ricostruire a vicenda riportando alla luce gli episodi chiave…

La fine della Repubblica di Genova

 

La vita della Repubblica di Genova terminò nel maggio del 1797.

Napoleone Bonaparte mise fine all’ultimo governo della Superba presieduto dal Doge Giacomo Maria Brignole.

i francesi istituirono la Repubblica Ligure, uno stato fantoccio, filo napoleonico.

La liberazione dai francesi e l’effimera rinascita della Repubblica di Genova

L’armata britannica comandata dal generale William Bentinck (nell’immagine qui sotto) giunge a Genova il 14 aprile del 1814.

L'annessione di Genova al Regno di Sardegna

La città, ancora in mano alle forze filo francesi, si ribella, e tre giorni dopo, il 17 aprile, passa sotto il controllo delle forze di sua maestà.

Scacciati i francesi, il 26 aprile del 1814, Bentinck, dopo aver constatato la contrarietà dei genovesi all’annessione al Regno di Sardegna, proclama la restituzione della sovranità alla Repubblica di Genova, incaricando una commissione presieduta da Gerolamo Serra di formare un governo provvisorio.

Sembra una storia a lieto fine, ma l’imprevisto è dietro l’angolo…

Il governo provvisorio della Repubblica di Genova non dura molto.

Le potenze europee, hanno piani diversi per la nostra città.

Pochi giorni dopo la rinascita della Repubblica di Genova, nel maggio del 1814, a Parigi veniva segretamente decretata l’annessione al Regno di Sardegna.

Il primo novembre del 1814, si riunisce il congresso di Vienna (nell’immagine qui sotto), presieduto dagli ambasciatori delle otto potenze europee.

L'annessione di Genova al Regno di Sardegna

La decisone di annessione al Regno di Sardegna viene decretata il 10 dicembre e il dispaccio arriva a Genova il 25 dicembre.

Le motivazioni dell’annessione

 

Per quale motivo il Congresso di Vienna disattese il principio di legittimità non riconoscendo l’indipendenza di Genova?

Le cause furono molteplici:

Uno stato troppo debole

Il ministro degli esteri inglesi, Lord Castlereagh, riteneva la Repubblica di Genova, uno stato troppo debole per restare indipendente.

La repubblica non era ben vista

Le potenze Europee non vedevano di buon occhio la forma di governo Repubblicana.

Agostino Pareto, che in quel travagliato periodo aveva cercato di far valere le ragioni dell’indipendenza di Genova, non era riuscito a trovare alleati che perorassero la sua causa.

L’Imperatore d’Austria, Francesco II D’Asburgo Lorena, interpellato da Pareto, aveva risposto “picche”, sostenendo che “le repubbliche non erano più di moda”.

 

Curiosità 
L’ultimo Doge

Giacomo Maria Brignole fu l’ultimo Doge della Repubblica e fu anche l‘unico ad essere eletto due volte, tra il 1779 e il 1781 e tra il 1795 e il 1797.

Ordini disattesi

Sembra che il generale Bentinck nel proclamare la sovranità della repubblica di Genova e ripristinare le leggi in vigore nel 1797, avesse contravvenuto ad un’ordine del ministro inglese della guerra, Lord Bathurst.

 

Confesso di aver incontrato parecchie difficoltà nello scrivere questo articolo.

Si tratta di un argomento vastissimo, contornato da numerosi aspetti e curiosità. Servirebbe un libro altro che un post di poche righe!

Resta l’amaro in bocca nel ripercorrere la storia che ha portato alla fine della nostra Repubblica.

Se il congresso di Vienna avesse rispettato i principi ispiratori, forse, la storia sarebbe andata in modo diverso e forse non avremo mai raggiunto l’unità d’Italia.

Chissà…a quest’ora potevamo essere uno stato indipendente, sotto la bandiera di San Giorgio, effige della Repubblica di Genova.

 

Spero che questo articolo ti sia piaciuto, nel caso ti invito a mettere un like alla pagina Facebook Gli Appartamenti di Ema.

Se vuoi restare aggiornato sui contenuti del blog e ricevere altre interessanti informazioni e curiosità sul lavoro di host e sulla storia di Genova, ti invito ad iscriverti alla News Letter! trovi il form qui sotto!