Per la rubrica racconti e leggende ecco una storia davvero interessante. Si tratta de “il mistero delle ceneri di Sant’Agostino“.

Tadan! rullo di tamburi!

Scherzi a parte, l’enigma che circonda il vescovo di Ippona è davvero curioso e risale agli inizi dell’VIII secolo.

Dopo la morte, avvenuta nel 430, le ceneri del Santo vengono trasportate da Ippona, nel nord Africa, sino a Cagliari in Sardegna, dove rimangono per più di duecento anni.

Nell’ VIII secolo, la Sardegna, in mano a Bisanzio, viene costantemente attaccata dei pirati saraceni.

L’impero bizantino non è in grado di difendere gli insediamenti del tirreno, ed i pirati penetrano sull’Isola con grande facilità.

È così che l’urna contenente le ceneri del Santo, simbolo di cristianità, cade in mani mussulmane.

Il re longobardo, Liutprando, fervente credente, fa di tutto per riprendere la reliquia e portarla a con sé nella reggia di Pavia.

Riscattate a caro prezzo, le ceneri fanno tappa a Genova, per raggiungere successivamente, la città lombarda.

Liutprando, scende immediatamente in Liguria, per pregare sulle ceneri del santo e occuparsi personalmente del trasporto.

Qui accade un episodio davvero incredibile:

L’urna contenente le ceneri diventa pesante, nessuno riesce a spostarla!

Secondo i presenti si tratta di un segno divino: Sant’Agostino non vuole lasciare la città.

Pur di portare le ceneri a Pavia, Liutprando s’impegna ad erigere una cappella in città in onore del santo.

Secondo la leggenda,  una volta pronunciato il voto, l’urna torna al peso originale, pronta per essere trasferita nel nord Italia.

La morale della storia è che pure i Santi preferiscono la Liguria alla Lombardia! 😉

Curiosità

Si dice che le ceneri arrivarono a Sampierdarena via mare, luogo dove fu eretta la cappella intitolata a Sant’Agostino e che il santuario sia stato inglobato nella Chiesa di Santa Maria della Cella, costruita nel 1206.

Nel centro Storico sono presenti una chiesa sconsacrata dedicata al Santo, oggi utilizzata come auditorium, o per rappresentazioni teatrali e un museo che custodisce numerose opere, per lo più scultoree, appartenenti ad antichi edifici religiosi.

 

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Fonti